L’idea del cervello sociale è stata messa in discussione da un nuovo studio pubblicato su “Nature Ecology & Evolution” da Alex DeCasien e colleghi della New York University.
L’ipotesi è che nello sviluppo del cervello sia di primo piano il tipo di alimentazione.
In particolare, è stato riscontrato che i primati che si nutrono di frutta hanno un tessuto cerebrale più esteso del 25 per cento rispetto a quelli che si nutrono di foglie, anche se la ragione di ciò è sconosciuta.
Dobbiamo immaginare il cervello come multi-compartimentato con una evoluzione a mosaico in cui la selezione naturale ha agitosu alcuni e non su altri settori.
Già la teoria ecologica secondo cui la complessità cognitiva sarebbe legata complessivamente alla pressione selettiva delle sfide adattative poste dall’habitat, aveva messo in rilievo questo aspetto.
Ma ancora non sono disponibili dati sufficienti sullo sviluppo della neocorteccia nei primati per poter verificare questa ipotesi.
From Le Scienze, 2th May 2017