I risultati di un ampio studio longitudinale, effettuato presso la School of Public Health di Sydney, in Australia, e pubblicato nel numero di marzo del BMJ, suggeriscono che il consumo di frutta e verdura, separatamente o in combinazione, è legata ad una minore prevalenza di stress psicologico soprattutto nelle donne.
Lo studio, effettuato su di un campione di oltre 60.000 australiani, sottolinea l’evidenza di un’associazione longitudinale tra il benessere mentale e il consumo adi frutta e verdura.
Lo studio ha incluso 60,404 adulti di età compresa tra i 45 anni e l’età anziana.
L’età media dei partecipanti era di 62,2 anni, e il 53,6% erano donne. Hanno riferito di consumare 2,0 porzioni al giorno di frutta e 3,9 porzioni al giorno di verdura.
Ad un follow-up di 2,7 anni, il gruppo consumatore di frutta e verdura aveva significativamente una minore prevalenza di disagio psicologico, definita da test specifici, e una riduzione del rischio del 12% per lo stress.
Tuttavia, un’analisi longitudinale ha mostrato che dopo un completo aggiustamento per i confondenti, l’associazione era significativa solo con il consumo medio, non per l’alto consumo.
I meccanismi che potrebbero spiegare il legame tra il consumo di frutta e la verdura e il benessere psicologico generale, includono le composizioni ricche in micronutrienti e oligoelementi, in sostanze fitochimiche e in antiossidanti come le vitamine C ed E, con una conseguente riduzione dello stress ossidativo e l’infiammazione che sono legate ai disturbi di salute mentale.